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IMPIANTI FOTOVOLTAICI

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

Impianti fotovoltaici industriali: vantaggi e costi


Gli impianti fotovoltaici industriali sono impianti con potenza nominale di almeno 20 kW ed installati sul tetto o in prossimità di edifici adibiti ad uso industriale.

Se ben progettato, un l’impianto permette ad un’azienda di essere energeticamente autonoma, cioè di non prelevare energia elettrica dalla rete, ed in alcuni casi di vendere il surplus di produzione.


Un impianto fotovoltaico è un investimento strategico per un’azienda, in quanto i costi di gestione e produzione legati all’energia elettrica sono sempre più gravosi nel bilancio, ed inoltre si sono dimostrati molto variabili negli ultimi anni, esponendo gli imprenditori ad un mercato energetico poco prevedibile.

Il fotovoltaico industriale consente di non subire le oscillazioni del prezzo in bolletta.


L’impianto installato direttamente sull’edificio aumenta in modo significativo il valore economico dell’immobile; anche la sostenibilità dell’intero sistema industriale aumenta, con uno notevole beneficio per l’immagine aziendale.


I costi ed i tempi di realizzazione dipendono da una serie di fattori, come la potenza dell’impianto, il processo di progettazione e l’iter amministrativo per ottenere eventuali incentivi o per i tempi per il rilascio delle autorizzazioni.

Al netto di tutto ciò, un impianto fotovoltaico industriale è investimento conveniente per l’impresa, che può essere ripagato in un periodo breve/medio.


Fotovoltaico industriale: come funziona e le diverse soluzioni


Un pannello fotovoltaico è un componente che permette di convertire l’energia contenuta nei raggi solari in energia elettrica. Il componente fondamentale di un pannello è il silicio, in combinazione con altri minerali.

Un impianto è formato da un insieme di pannelli connessi tra di loro, che producono energia elettrica in corrente continua, la quale per poter essere utilizzata dai macchinari deve essere convertita in corrente alternata.


Per questo motivo, oltre ai pannelli l’altro componente essenziale di un impianto è l’inverter, cioè un componente capace di convertire l’energia elettrica dalla corrente continua alla corrente alternata.

Altri componenti importanti sono i cavi elettrici solari, progettati appositamente per resistere all’esterno e sotto i raggi del sole, i sistemi di protezione contro i corto circuiti e contro le scariche dei fulmini, i componenti per la misura dell’energia prodotta e scambiata.


La potenza dell’impianto


Un impianto fotovoltaico industriale deve essere progettato per soddisfare la richiesta di energia di macchinari anche complessi, che possono richiedere grandi quantità di potenza.

Per questo motivo, gli impianti industriali hanno solitamente una potenza compresa tra 100 e 300 kW.


Se ben progettato, il sistema garantisce l’energia richiesta dall’azienda per gran parte delle ore di attività, in modo da ridurre al minimo i prelievi di energia dalla rete o da ottenere un surplus di produzione, in modo da vendere l’eccesso di energia generata alla rete.


Con o senza accumulo


I sistemi di produzione fotovoltaica possono essere dotati o meno di batterie di accumulo.

La necessità di un sistema di accumulo è dovuta alla natura non programmabile dell’energia fotovoltaica.

Infatti, l’intensità dei raggi solari varia nel tempo, nel corso del giorno e delle stagioni, anche in modo molto veloce in base alle condizioni del meteo.

Questo significa che la produzione di energia di un impianto fotovoltaico non può essere decisa in base alle esigenze.


Non è raro che nei momenti in cui si ha un’elevata richiesta energia l’impianto non produca abbastanza, ad esempio in inverno, nelle ore serali o in giornate molto nuvolose, mentre in altri momenti di scarso consumo l’impianto produce molta energia.


In questi casi il sistema di accumulo permette di bilanciare la differenza tra consumo e produzione, immagazzinando energia elettrica quando è in eccesso e fornendola ai macchinari quando necessario.

Grazie alle batterie, si può aumentare l’autonomia del sistema industriale, evitando scambi di energia elettrica non la rete.


Vantaggi e creazione di valore


L’installazione di un impianto fotovoltaico industriale porta un beneficio economico per l’azienda, grazie all’indipendenza energetica e al conseguente risparmio dei costi in bolletta. L’impianto aumenta anche il valore complessivo dell’edificio e la sua sostenibilità, con un vantaggio d’immagine e concorrenziale per l’impresa.


Risparmio in bolletta


Un impianto fotovoltaico industriale viene progettato per coprire almeno il 60% dell’energia richiesta per l’attività produttiva (macchinari e linee di produzione) e per gli ambienti di lavoro (illuminazione, riscaldamento, condizionamento, mensa, uffici).


Quando le condizioni ambientali, come il livello di irraggiamento solare, lo consentono, il sistema può arrivare a coprire anche il 100% del fabbisogno energetico dell’edificio industriale, ottenendo l’autosufficienza energetica.

In questi casi i costi aziendali per l’energia posso ridursi anche del 90%.


La condizione di autosufficienza non implica la disconnessione dell’edificio dalla rete, anche nel caso di presenza di sistema di accumulo tramite batteria.

Infatti, per motivi di sicurezza e di continuità di servizio è sempre consigliabile mantenere la fornitura di energia dalla rete per i momenti di necessità.


Durata e stabilità


Un impianto fotovoltaico ha una durata di vita che può arrivare a 25 o 30 anni, con la giusta manutenzione.

Nel periodo di attività l’efficienza dell’impianto cala, tuttavia, applicando cicli di pulizia dei vetri dei pannelli fotovoltaici la produzione si può mantenere ad alti livelli per tutto il periodo di vita.


Un sistema fotovoltaico è un investimento a lungo termine che consente all’azienda di essere svincolata dalle oscillazioni del costo dell’energia elettrica del mercato.

Grazie all’autosufficienza energetica i costi di gestione legati all’energia non risentono degli sbalzi di prezzo in bolletta, ma possono essere previsti con anticipo.


Sostenibilità ambientale


Il fotovoltaico produce energia pulita, cioè senza emissione di CO2 o altri gas serra.

Utilizzando l’energia prodotta dal fotovoltaico l’azienda riduce il suo impatto ambientale, evitando di utilizzare energia generata da tecnologie inquinanti, come le centrali termoelettriche che bruciano combustibili fossili (gas, idrocarburi).


Inoltre, l’energia auto prodotta in loco migliora il funzionamento complessivo della rete elettrica, evitando rischi di sovraccarico di alcune linee per il trasporto dell’energia a lunga distanza.


Miglioramento competitivo e d’immagine


Avere più controllo sui costi legati all’energia permette all’azienda di organizzare meglio il proprio bilancio e fornire servizi a costi ridotti, con un possibile vantaggio sui propri competitors di mercato.


Anche l’immagine aziendale viene migliorata. La scelta di produrre energia pulita va incontro alle esigenze di una larga fascia di consumatori, che ripongono molta attenzione sulle tematiche ambientali e legate al cambiamento climatico.


Aumento del valore di mercato dell’edificio


L’installazione di impianto fotovoltaico su un edifico industriale ne aumenta sensibilmente il valore di mercato, sia per la presenza dell’impianto in sé, che per l’aumento dell’efficienza energetica.

Un’efficienza maggiore significa una classe energetica più elevata nelle certificazioni con valore legale per la compravendita immobiliare, come l’APE.


Che sia un capannanone, un magazzino, la sede degli uffici o uno stabilimento produttivo, l’immobile dotato di impianto fotovoltaico può essere venduto con prezzo favorevole e generando un ottimo guadagno.

Anche nel caso di affitto dell’edificio, il canone richiesto può essere maggiore.


Tabella 1 Stima del costo medio di un impianto fotovoltaico in base alla potenza


Potenza nominale dell’impianto             Costo medio

                   10 kW                                   12-25 k€

                   20 kW                                   24-50 k€

                    50 kW                                  60-110 k€

                  100 kW                                100-200 k€

                          300 kW                                  dai 300 k€ in su



Si può osservare che all’aumentare della potenza il costo per kW decresce leggermente.

Ciò è dovuto al fatto che variando la potenza alcuni costi restano fissi, come parte della progettazione e delle pratiche burocratiche o amministrative.

I costi di realizzazione di un impianto sono dovuti a tre componenti principali:


· Componenti ed installazione: i componenti più costosi sono i pannelli e l’inverter, ma anche i cavi, le protezioni ed i sistemi di misura hanno un certo impatto. L’installazione influisce in modo importante, in quanto si tratta di un lavoro altamente specializzato che possono effettuare solo tecnici abilitati;


· Progettazione: la fase di progettazione consiste nel sopralluogo, dimensionamento dei componenti e scelta della struttura dell’impianto;


· Burocrazia e amministrazione: il costo delle pratiche burocratiche, delle autorizzazioni, dei collaudi e delle richieste al GSE.


Gli incentivi per le aziende


Il costo di realizzazione di un impianto fotovoltaico per le aziende può essere ridotto con l’accesso ad una serie di incentivi.

Questi sono quelli attivi nel 2024 che possono interessare gli imprenditori:


· Inversione contabile (Reverse Charge): è una misura fiscale in vigore nel 2024 che permette alle aziende di non pagare immediatamente l’IVA per l’acquisto di un impianto fotovoltaico;


· Nuova Sabatini: è un provvedimento rivolto alle piccole e medie imprese (PMI) di tutti i settori, che vogliono accedere a crediti o prestiti per rimodernare i loro macchinari o impianti, in modo aumentare l’ efficienza energetica; ciò include anche la realizzazione di impianti fotovoltaici.

La Nuova Sabatini prevede un contributo statale del 3,575% sugli interessi maturati sul debito, per le tecnologie considerate green;


· Scambio sul posto: è il meccanismo che prevede la remunerazione da parte del GSE dell’energia prodotta in eccesso dall’impianto ed immessa in rete tramite il punto di connessione;


· Incentivi locali: dipendono dalla regione o dal singolo comune.


Ammortizzare l’investimento: quanto ci vuole?


I tempi di ammortamento dell’investimento possono variare in base al costo complessivo, all’energia generata annualmente, dall’energia consumata dai processi industriale dell’azienda e dal numero di incentivi a cui si ha accesso.


In generale, in media i costi di un impianto di media potenza (50-100 kW) si possono recuperare in periodo compreso tra i 5 ed i 10 anni.

professionisti.

Marzulli Fabrizio

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