
COMPENSAZIONE CO2
Carbon credit: cosa sono?
Tra i metodi proposti per ridurre le emissioni di CO2 globali è stato adottato anche il meccanismo di carbon credit, il quale è stato discusso anche nell’ultima conferenza della COP28 di Dubai.
Per implementare il meccanismo del Carbon credit, innanzi tutto serve che un’autorità nazionale o sovranazionale stabilisca un tetto massimo alla quantità di emissioni di CO2 in certo periodo (in inglese Carbon Cap).
Questa quantità massima viene suddivisa in quote, definite crediti.
Ogni ente può ottenere dei crediti dimostrando di aver intrapreso delle azioni per compensare le sue emissioni, in particolare piantando alberi.
I crediti vengono venduti in un’apposita borsa, e consentono agli enti sia privati che pubblici di emettere una certa quantità di CO2.
In questo meccanismo è fondamentale avere un metodo di calcolo delle compensazioni di CO2 che sia scientifico e verificabile.
I certificati bianchi
In Italia esiste un meccanismo simile, cioè quello dei certificati bianchi, legato agli interventi di efficientamento energetico.
In pratica, il risparmio energetico che si ottiene da un intervento di efficientamento può essere convertito in certificati bianchi dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Il certificato permette di ottenere un contributo in denaro, sempre erogato dal GSE.
A questo meccanismo possono accedere enti sia privati che pubblici.
Noi di Eviplan aiutiamo le aziende e i privati ad ottenere tutti i requisiti necessari per accedere al mercato dei certificati bianchi.
Compensare le emissioni di CO2
In Italia e nel mondo esistono numerose aziende attive nel settore della compensazione delle emissioni di CO2.
Molte di esse permettono di finanziare la piantagione di un albero o di una foresta; inoltre, danno la possibilità di regalare un albero ad un amico, o nel caso di aziende, ad un cliente.
Tramite delle community di agricoltori e professionisti in giro per il mondo, che in alcuni casi possono arrivare a contare centinaia di migliaia di persone, nel corso degli ultimi anni sono stati piantati milioni di alberi, con l’obiettivo primario di compensare le emissioni di CO2 dovute alle attività umane.
Noi di EviPlan crediamo che la compensazione di CO2 tramite la riforestazione sia uno strumento importante per raggiungere le emissioni zero, ed abbiamo in progetto di regalare ai nostri clienti gli alberi necessari a compensare le emissioni dovute alla nostra attività.
Gli alberi: una risorsa ambientale e sociale
Nel 2016 è iniziato il progetto “Trillion Trees”, sponsorizzato dal WWF, che ha l’obiettivo di piantare un miliardo di alberi entro il 2050. Negli ultimi anni altri enti e associazioni hanno dato vita ad iniziative simili.
Le foreste ed i boschi sono considerati infatti una risorsa sia ambientale che socio-economica.
Permettono di far rinascere degli ecosistemi, di ospitare habitat faunistici, di catturare la CO2 e di rendere più accoglienti e abitabili gli ambienti per gli esseri umani.
Inoltre, possono portare benefici economici, tramite le attività legate alla silvicoltura.
Nel corso della sua vita, un albero in media assorbe 25 kg di CO2 all’anno.
A livello globale, piantare alberi rappresenta uno strumento in più per ridurre l’anidride carbonica nell’atmosfera, che viene catturata dalle piante e immagazzinata nel materiale organico del fusto.
A livello locale, gli alberi permettono di recuperare dei territori dal punto di vista idrogeologico, in quanto le radici trattengono il terreno ed impediscono frane e smottamenti.
Infine, grazie alla riforestazione si può contrastare la desertificazione, poiché gli alberi aiutano a ridurre la temperatura del terreno ed a trattenere l’umidità.
Compensare la CO2 con gli alberi è sufficiente per fermare il cambiamento climatico?
Piantare alberi per compensare le emissioni di CO2 è uno strumento importante per combattere il cambiamento climatico, e come abbiamo visto la riforestazione porta anche benefici sociali e locali.
Tuttavia, bisogna ricordare che per raggiungere le emissioni zero la compensazione della CO2 non è sufficiente.
Come sostiene Roger Aines, capo della Carbon Initiative del Lawrence Livermore National Lab, la riforestazione necessaria alla compensazione di tutta la CO2 emessa nel mondo necessiterebbe di ingenti spazi (milioni di ettari), che non sono disponibili.
Inoltre, la riforestazione è un processo che richiede decenni per portare dei frutti, i quali possono essere dissipati in breve tempo a causa di incendi, siccità o epidemie che attaccano le piante.
Va ricordato che piantare alberi è utile, ma non basta a contrastare l’aumento delle temperature dovute ai cambiamenti climatici.
Noi di EviPlan lo sappiamo, per questo usiamo le nostre competenze per realizzare progetti sostenibile e migliorare l’efficienza dei sistemi.
Regalare un albero è un tocco in più, un’azione che completa il nostro impegno per contribuire al cambiamento.
Cosa hanno a che fare le foreste con la riduzione delle emissioni di CO2?
Ogni albero nel corso della propria vita assorbe una certa quantità di CO2, restituendo ossigeno all’atmosfera, tramite la fotosintesi della clorofilla.
Quindi, gli alberi possono aiutare a compensare le emissioni di CO2 dovute ai vari processi industriali o tecnologici.
Per capire come, il processo è relativamente semplice. Si calcola la quantità di emissioni dovuta ad un certo processo (questo metodo si chiama life cycle assessment), poi si determina quanta CO2 assorbe un albero di una certa specie, infine si stabilisce quanti alberi servono per compensare le emissioni.
Questa logica semplice è alla base dell’utilizzo della riforestazione come strumento per raggiungere l’obietto di emissioni zero.
Infatti, se si potessero piantare abbastanza alberi per assorbire tutta la CO2 prodotta dall’uomo, le emissioni complessive in ambiente sarebbero nulle.
professionisti.
Marzulli Fabrizio
Eviplan
