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SCIA COMMERCIALE

SCIA COMMERCIALE

SCIA per avvio di attività commerciali e per l’edilizia: ecco cos’è


La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) è un titolo di abilitazione che consente di avviare, cessare o modificare un’attività commerciale, industriale o artigianale di qualunque genere, con tempistiche relativamente brevi.


La SCIA permette di ottenere l’autorizzazione di avvio di un’attività in modo rapido e tramite una procedura che si può svolgere interamente online.

Infatti, la SCIA deve essere presentata per via telematica tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del comune competente.

La modulistica è presente online e può essere redatta da un professionista abilitato.


Dopo aver presentato la SCIA, l’ente comunale predisposto ha un termine di tempo per verificare la richiesta e rilasciare il nullaosta all’avvio, modifica o cessazione dell’attività.


Anche in ambito edilizio esiste una Segnalazione Certificata di Inizio Attività, definita SCIA edilizia, che viene fornisce l’abilitazione ad effettuare lavori su un edificio già esistente.


La SCIA edilizia si utilizza per interventi minori, come la manutenzione di un immobile, una restaurazione o ristrutturazione di lieve entità.

Anche in questo caso la SCIA si presenta all’ente comunale tramite il portale SUAP.

In alcuni casi, per l’avvio di un’attività è necessario anche presentare una SCIA antincendio, per dimostrare di rispettare tutte le disposizioni in materia di prevenzione degli incendi.


SCIA per attività commerciali: cos’è e quando si fa


La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) consente di ottenere l’abilitazione per l’avvio di un’attività in tempi rapidi, tramite uno sportello telematico dedicato, lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP). La SCIA si presenta in generale nelle seguenti occasioni:


· Apertura di un esercizio commerciale: ad esempio un negozio di abbigliamento, un ristorante, un bar o qualsiasi attività di vendita al dettaglio;


· Cambio di tipologia di attività o modifica degli ambienti: si richiede quando un’immobile utilizzato per attività commerciali o produttive cambia tipo di utilizzo.

Ad esempio si può richiedere se un bar viene trasformato in tabacchi o in un salone di bellezza. Anche nel caso di modifica della disposizione degli ambienti si richiede la SCIA;


· Chiusura attività: se un esercizio commerciale chiude in via definitiva è necessario comunicarlo all’ente comunale tramite SCIA.


La SCIA ha dei vantaggi importanti, che consistono nella rapidità di esecuzione tramite il portale informatico, nella semplicità, grazie ad i moduli preimpostati e di trasparenza nelle comunicazioni con gli enti pubblici.


Requisiti e documenti allegati


La SCIA può essere presentata anche dal singolo cittadino, ma si consiglia di affidarsi ad un professionista abilitato in quanto le normative che definisco gli obblighi ed i requisiti legati alla SCIA sono spesso modificate.


L’impresa che vuole presentare una SCIA deve essere in possesso di alcuni requisiti generali:


· Requisiti morali e professionali: l’intestatario dell’attività deve essere in linea con i requisiti morali, ad esempio in materia penale e giudiziaria, e professionali, come abilitazioni e attestati, definiti dalle normative;


· Requisiti di compatibilità: sono dei requisiti oggettivi che attestano che l’attività per cui si richiede la SCIA è compatibile con le normative urbaniste, ambientali e sanitarie disposte sia a livello locale che nazionale;


· Requisiti di idoneità degli ambienti: tutti i locali utilizzati per le attività devono essere idonei allo svolgimento delle medesime attività, dal punto di vista della normativa sull’edilizia e la sicurezza.


In allegato alla SCIA è necessario presentare una serie di documenti, che possono variare in base al tipo di attività e alle richieste specifiche.

Gli allegati comuni sono:


· Dati e generalità dell’intestatario dell’impresa richiedente;


· Visura camerale: è il documento che descrive un’azienda iscritta al registro delle imprese; contiene dati generali sull’azienda come partita IVA, data di costituzione, capitale sociale, numero di dipendenti etc.;


· Dichiarazione IMU (Imposta Municipale Propria): è il documento con cui un cittadino comunica all’ente comunale il possesso di un immobile al fine di pagare la relativa imposta;


· Ricevuta di pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (TOSAP): questo documento va presentato solo quando necessario, ad esempio nel caso di utilizzo di suolo pubblico per ospitare tavolini da bar o altre attività.


Tempistiche per l’approvazione


Dopo la presentazione della SCIA sul portale SUAP, l’ente comunale ha un periodo massimo di 60 giorni per effettuare controlli e verifiche a riguardo e per rilasciare un responso al richiedente. Se la SCIA è regolare l’attività può essere avviata.


La SCIA ha una durata che può variare, di solito ha una validità di 5 anni per le attività commerciali e di 10 anni per le attività produttive e artigianali.

Dopo tale periodo deve essere rinnovata.


Inoltre, bisogna ricordare che la SCIA non sostituisce eventuali licenze o attestati specifici richiesti per determinate attività commerciali o produttive.


Ad esempio, per il commercio di beni sottoposti a monopolio di stato è necessaria un’apposita licenza rilasciata dagli enti statali.

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